Scuola di teatro

Lavoro finale della classe

IDRAfactory

Le lezioni sono finite: infatti è andato in scena anche l'ultimo lavoro finale dell'anno 2022/2023, con la classe di recitazione di Brescia: Il lavoro nobilita. 

Come è noto, da alcuni anni insegno alla scuola di teatro IDRAfactory, che si trova in centro a Brescia, al MoCa. Ho avuto il piacere e l'onore di seguire, conoscere, guidare (e farmi guidare) dai ragazzi del primo anno del biennio base: Si chiamano Camilla, Elisa, Enrico, Francesco, Marcella, Maria Rosa, Michele, Nadir, Nicola, Romina. Sono bellissimi, e non è perché lo dico io.

lavoro finale teatro brescia

Durante quest'anno abbiamo lavorato molto sodo, e l'ultimo periodo è stato piuttosto difficile e pieno di seccanti imprevisti. Ma come dico spesso ai miei ragazzi, gli imprevisti possono accadere;  accadono. Forse è anche un bene. Sono prove che dobbiamo superare e che ci fanno capire quanta forza abbiamo dentro. Questo gruppo, di forza, ha dimostrato di averne tanta.

Il lavoro nobilita è un testo che racconta in maniera giocosa ed esasperata il mondo del lavoro, che porta in scena professioni pagate troppo o troppo poco. Le situazioni sono verosimili e prendono spunto da fatti reali, ma vengono esagerate diventando grottesche. Anzi, forse no: perché spesse volte la realtà supera di molto la fantasia; ed è possibile, se non probabile, che i fatti andati in scena pochi giorni fa, siano realmente accaduti in molte banche, in molti uffici finanziari, alla Casa Bianca, per le strade, nei call center, nelle farmacie, e nelle vostre case durante tante mattine, pomeriggi e sere.

Ma tornando agli splendidi allievi di questo primo anno del corso di teatro a IDRAfactory, posso dire che lavorare con loro è stato un piacere durato otto mesi. Certo, ci sono stati momenti non proprio facili, soprattutto durante le prove del lavoro finale, ma  sono stati superati grazie alla maturità di ognuno di loro, che, insieme, costituiscono un gruppo meraviglioso che sono lieto di consegnare ai miei colleghi che insegnano al secondo anno della scuola.

il lavoro nobilita

Dalla più  piccina al più "anziano", tutti hanno saputo lavorare con serietà, dedizione, professionalità: mettendosi in gioco su un testo brillante ma non facile. Il pubblico in sala (inutile dire che abbiamo fatto il pieno) ha apprezzato non già lo sforzo, ma la professionalità dei ragazzi e, spero, del loro insegnante.

Non si sono mai viste venditrici come Camilla "dobbiamo assolutamente vendere questo prodotto derivato", stradini come Elisa "Adèl ché, ol bùs", spietati direttori di banca come Marcella "è la procedura standard per le società a responsabilità limitata", vittime dei direttori come Francesco "e va bene, se è così facciamolo" e Michele "tutta 'sta roba?!?", che alla fine sono diventati carnefici. Non si sono mai sentite farmaciste come Romina "un estratto di gusci di noce del Pakistan sud orientale", operatori telefonici come Enrico "con enfasi... ma certo! CON ENFASI!", burocrati come Maria Rosa "dipende... da ciò di cui ha bisogno" e Nadir: "Buongiorno anche a lei...". Ma dobbiamo segnalare una vittima, di questi burocrati: Nicola "modulo certificato di morte... occorre la firma del defunto?!?"ci ha provato in tutti i modi, ad ottenere l'autorizzazione all'ampliamento della cava. Purtroppo per lui non c'è stato nulla da fare. Ha vinto il mitico lasciapassare A-38.